I
lavori di messa in sicurezza della discarica dismessa di San Biagio
sono terminati nel novembre 2017, e al momento sono in atto i lavori
di verifica e collaudo.
L'amministrazione
comunale di Scicli precisa lo stato dell'arte dell'intervento di
messa in sicurezza della struttura chiusa nel maggio 2008, per bocca
dell'assessore all'ambiente Lino Carpino.
I
lavori hanno riguardato la copertura
con telo i delle vasche di abbancamento 1 e 2; l'installazione di 4
pompe per l'emungimento del percolato nei pozzi posizionati
all'interno delle vasche; la realizzazione canalette di raccolta
acqua di prima pioggia; il sistema di accumulo in continuo di prima
pioggia (con tre vasche interrate a valle della discarica);
l'installazione di due nuovi serbatoi di accumulo del percolato; il
sistema di intercettazione del percolato con tubo traforato a margine
delle vasche e trasporto al punto di raccolta in nuova vasca
interrata, compresa di elettropompa di rilancio e impianto elettrico
automatico.
E' vero che il forte vento di due
settimane fa, misto a breve ma intensa pioggia sotto forma di
burrasca, ha danneggiato il telo leggero che avrebbe dato corso ad
una infiltrazione di acqua nel corpo della discarica. Il fenomeno ha
dato seguito a un piccolo ruscellamento, di acqua torbida, oggi sotto
controllo grazie al tempestivo emungimento tramite le nuove pompe
installate nei pozzi di percolato.
Proprio per contenere i
potenziali danni causati dai fenomeni atmosferici che hanno dato
seguito allo strappo del telo di copertura in questione, si prevede,
a breve, la sostituzione delle parti danneggiate tramite
l'installazione di un telo più pesante e resistente. Inoltre è
stata prevista l'integrazione della canalletta di raccolta acqua di
prima pioggia anche sulla parte destra del corpo di discarica, non
prevista inizialmente in progetto, oltre alla risagomatura delle
strade interne danneggiate dai fenomeni atmosferici.
L'amministrazione ha in
programma, a breve, l'affidamento della progettazione esecutiva per
la chiusura definitiva e l'avvio della gestione in post mortem.
Conclusivamente, sul
percolato è già stata condotta, da oltre un anno, un'intensa
attività di controllo e estrazione.
L'amministrazione
comunale, da tempo, per qunato riguarda la qualità delle acque dei
pozzi pubblici circostanti, ha chiesto all'Arpa di attenzionare,
verificare e monitorare i pozzi considerati sentinella per eventuali
inquinamenti. A tal proposito non risultano tracce di inquinanti.
L'amministrazione comunale
verificherà la possibilità di accedere e richiedere la possibilità
di fare certificazioni specifiche nei pozzi privati, nei limiti delle
competenze del Comune.
Il sindaco nei giorni
scorsi ha dato
direttiva agli uffici, ciascuno per le proprie competenze, di
procedere ad un'immediata verifica e di avviare con urgenza ogni
eventuale azione necessaria a garantire la salvaguardia dell'ambiente
nel sito, con riferimento specifico ad eventuale fuoruscita
di percolato e purezza delle acque dei pozzi circostanti.
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