Memoria e avanguardia.
E' stata presentata stamani, al Teatro Tina Di Lorenzo di Noto, la candidatura del Val di Noto a Capitale italiana della Cultura 2020.
Noto, Catania, Siracusa, Modica, Scicli, Militello, Palazzolo, Caltagirone corrono insieme per entrare a far parte delle dieci città che supereranno il primo esame il prossimo 15 novembre, per poi passare alla fase successiva, che nel gennaio 2018 decreterà la Capitale del 2020.
Con un patto interno fra le città federate: anche quando il Val di Noto non dovesse farcela, il 2020 vedrà le otto città coinvolte in un unico calendario di manifestazioni culturali -per un ammontare di spesa di 300 mila euro- che serviranno a riaffermare l'identità culturale del Sudest siciliano e del Val di Noto.
Stamani il sindaco di Noto Corrado Bonfanti ha presentato il progetto di Area Vasta che vede tutti i Comuni fare un passo indietro in favore di una identità più comprensiva. I valori della lentezza, della resilienza, della capacità di ricostruire dalla tragedia del terremoto del 1693 sono alcuni dei punti cardine di questa candidatura che ha dalla sua la maggiore stratificazione di siti Unesco al mondo, come ha ricordato il direttore del Distretto turistico del Sudest, Fabio Granata, e un unico paesaggio culturale, citando Cesare Brandi.
Il sindaco di Scicli, Enzo Giannone, da storico, ha ricordato come la vicenda politica e amministrativa dei Comuni che oggi appartengono giuridicamente a diverse province siciliane ricordi a tutti come i territori di Ragusa, Siracusa e Catania siano legati da percorsi antichi e indissolubili.
Erano presenti, nella delegazione di Scicli, il vicesindaco, con delega alla cultura, Caterina Riccotti, l'assessore Viviana Pitrolo, il presidente del consiglio comunale Danilo Demaio.
A sostenere la candidatura del Val di Noto come capitale italiana della cultura 2020 firme autorevoli del mondo della cultura, dell'imprenditoria, del giornalismo italiano: Paolo Mieli, Domenico Dolce e Stefano Gabbana, Luca Zingaretti, Pippo Baudo, Angela, Luca e Rosita Missoni, Vittorio Sgarbi, fra gli altri.
Memoria e avanguardia, è stato il motto della giornata. Uno sguardo al passato da preservare, con l'attenzione alla valorizzazione che è propria del futuro.
Il pay off della candidatura è "La Sicilia sotto un altro cielo", con l'immagine dell'isola vista dallo spazio nel celebre scatto di Luca Parmitano.
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