"Sono
stato eletto sindaco nel maggio del 2012 con più di 7000 preferenze.
Sono
arrivato al Comune con tanto entusiasmo e tanti progetti.
Ho
trovato una situazione finanziaria disastrosa e innumerevoli problemi da
risolvere.
Dopo
poco più di un anno la maggioranza consiliare e la coalizione che mi avevano
sostenuto si sono frantumati.
In
un periodo di gravissime difficoltà per l'Italia e Per Scicli sarebbe stato
facile abbandonare la nave: con la collaborazione responsabile di un gruppo
trasversale di consiglieri comunali è nata la giunta tecnica con l'obiettivo di
risanare i conti del Comune per evitare il disastro finanziario con conseguente
incremento delle imposte al massimo, come avvenuto in altri Comuni della nostra
provincia.
Con
l'approvazione di Conto Consuntivo, Bilancio di Previsione, Piano di
riequilibrio finanziario, approvati con parere favorevole, senza condizioni
dell'organo di revisione, sono fiducioso che la Corte dei Conti valuterà
positivamente gli atti posti in essere, con la costruttiva collaborazione di
funzionari, giunta e consiglio.
Nel
luglio di quest'anno mi è stato notificato avviso di garanzia per un reato
infamante. Io, in coscienza, sono sereno: con l'amministrazione precedente alla
mia i personaggi arrestati hanno cominciato a lavorare per il Comune, sotto la
mia amministrazione il loro rapporto col Comune è cessato.
Mi
rinfranca l'opinione espressa su un foglio locale dal giudice Salvatore Rizza,
unanimemente rispettato per equilibrio e competenza: "A Scicli non esiste la
mafia, anche se esistono delinquenti sempre più violenti e spregiudicati che
non giustificano, tuttavia, l'adozione delle misure previste dalla legge
55/90", (scioglimento per mafia).
Mi
hanno deluso alcune persone a me vicine in passato, hanno dimenticato il bene
della città, operando con malafede per demolire la figura del sindaco con la
collaborazione di certa stampa violenta.
Mi
hanno deluso i rappresentanti politici di alto livello di Scicli: col loro
silenzio assordante, per interessi di basso livello politico, non hanno
tutelato gli interessi alti della nostra città e dell'intero territorio ibleo.
Ho
certamente commesso degli errori per i quali chiedo scusa, purtroppo il
complesso delle questioni prima analizzate ha talmente compromesso il mio stato
di salute da non consentirmi più di svolgere con serenità la mia funzione di
sindaco.
Mi
sento in dovere di ringraziare i dipendenti del Comune che con correttezza e
professionalità mi hanno collaborato nell'azione amministrativa.
Cercherò
di non portare rancore, invece, verso quanti hanno remato contro anche in
maniera violenta e malvagia.
Ringrazio
gli assessori, i consiglieri che, al cinismo e al disfattismo, hanno preferito
l'amore per Scicli e gli interessi alti della città: con fierezza possono
continuare a chiamarsi Responsabili.
Da
loro Scicli potrà ripartire.
Rassegno
quindi le dimissioni dalla carica di sindaco".
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Giuseppe Savà
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