Turista fra i
turisti. Cappotto scuro, maglione azzurro, capelli bianchi. Occhi
inaspettatamente chiari.
Pippo Baudo ha
trascorso la giornata di domenica 29 dicembre a Scicli, concedendosi una
rilassante vacanza per le vie del centro storico della città.
Incuriosito dalla
promozione culturale di cui Scicli è protagonista, l'uomo che negli ultimi 53
anni ha incarnato la televisione italiana, siciliano di Militello Val di
Catania, ha visitato la chiesa di San Bartolomeo, facendo tappa in chiesa Madre
per vedere la Madonna a cavallo, a palazzo Beneventano, in via Mormina Penna
dove ha visitato San Giovanni e il Cristo in gonnella, per concludere a palazzo
Spadaro.
Riconosciuto dalle
centinaia di turisti che affollavano il centro storico, non ha rinunciato a
posare per le foto ricordo con quanti gli chiedevano uno scatto col telefonino.
Baudo, profondo
conoscitore dell'opera di Piero Guccione, ha ricordato i legami di amicizia con
Carmelo Rocca, scomparso qualche anno fa, già direttore del Dipartimento dello
Spettacolo presso Palazzo Chigi, sciclitano anch'egli, e ha avuto piacere di
intrattenersi anche a pranzo con due amici d'infanzia nisseni che lo
accompagnavano.
Antipasto di mare,
spatola in agrodolce e cannolo di ricotta il suo pranzo.
"Sono turbato
dalla bellezza della chiesa di San Bartolomeo", ha detto il conduttore
televisivo, che ha apprezzato la circostanza che tutti i siti culturali fossero
aperti grazie a un impegno dell'amministrazione comunale di cui gli era giunta
eco sino a Roma.
Baudo ha scoperto
le due icone "politicamente scorrette" di Scicli, la Madonna che uccide i
turchi e il Cristo in croce con la gonna sacerdotale. "Questa città è uno
scrigno di tesori inestimabile".
Poi è arrivato a
paragonare l'emozione provata davanti a tanti tesori d'arte a quella che lo
lega alla chiesa sconsacrata del Convivio, in Trastevere, che custodisce i
bozzetti michelangioleschi della Cappella Sistina.
A fine giornata
Pippo Baudo ha anche incontrato la regista cinematografica Alessia Scarso,
chiedendole dello stato di lavorazione del film "Italo Barocco", girato a
Scicli, e in uscita nelle sale cinematografiche italiane all'inizio del 2014.
Ospite
dell'amministrazione comunale durante l'arco dell'intera giornata, Baudo si è
soffermato a parlare di televisione e della povertà dell'offerta televisiva
odierna. "Sapete qual è il problema? I conduttori e gli autori di oggi non
hanno il vizio".
Quale vizio?
"La cultura. La
cultura è un vizio. Quando tu sei curioso, vuoi conoscere, vuoi leggere, vuoi
sapere, sei come un fumatore. Non riesci a fare a meno di quell'abitudine.
Io ho avuto, in
questi 53 anni di televisione, un unico grande vizio: quello di voler scoprire,
facendo un'operazione culturale che secondo me trova un paio solo in Piero
Angela".
Un giudizio su
Scicli?
"Il naufragare mi
è dolce in una città che ha tanto da offrire al mio vizio di voler conoscere".
Molte persone,
soprattutto anziane, si sono commosse all'incontro con il popolare conduttore,
che ha annunciato un suo ritorno per un periodo di riposo più lungo a Scicli.
"Da oggi
consideratemi, come si dice? Sciclitano".
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