Tre ore di animato dibattito, con tanti no, e tanti, per certi versi inattesi si.
Consiglio comunale aperto ieri sera a Donnalucata, a palazzo Mormino, indetto dal presidente Bramanti su richiesta di cinque consiglieri.
Molti residenti della frazione rivierasca, e non solo, hanno preso parte al dibattito consiliare.
Il consigliere Guglielmo Ferro, Idv, ha rimarcato come uno chalet a Micenci avrebbe bisogno di dotazioni logistiche sproporzionate rispetto agli spazi disponibili. Serve un nuovo piano spiagge.
L'architetto Pasquale Carpino ha denunciato come il vigente piano spiagge non sia pubblicato sul sito del Comune. I termini per il nuovo piano spiagge sono scaduti nel febbraio 2012.
Il consigliere Rocco Verdirame ha ricordato in tal senso che il Comune, vista l'inadempienza, è a rischio di comissariamento da parte della Regione.
Tra i residenti, Alessandro Guarino, Andrea Cilio e Domenica Reitano hanno lamentato l'assenza di servizi nella spiaggia di Micenci e una preconcetta contrarietà di molti a favorire nuovi insediamenti economici che diano opportunità di lavoro ai giovani, oltre che il servizio di bagnino.
Il consigliere Bartolo Venticinque ha invitato l'amministrazione a rimettere mano al piano commerciale su aree pubbliche comunali.
Mimmo Burletti ha ricordato come il nuovo chalet occuperebbe un'area di 2200 metri quadri e non si limiterebbe a un chiosco di 25 metri quadri. Ha sottolineato la necessità di un vincolo ambientale in considerazione della presenza della fonte di acqua dolce (tema in precedenza trattato dal consigliere Bartolo Ficili).
L'ing. Guglielmo Spanò, Utc, ha spiegato che il Piano Spiagge è stato approvato nel 2007 e riapprovato nel 2008. Il nuovo piano spiagge abbisogna di Vas e di valutazioni relative ai siti Sic e Zps. L'orientamento dell'attuale amministrazione è di pubblicare, ora per allora, il Piano Spiagge del 2008, ponendo rimedio a una lacuna procedimentale del tempo, al fine di consentire ai cittadini di presentare le osservazioni e di permettere al consiglio comunale di fare le proprie controdeduzioni.
Il sindaco Franco Susino ha detto che la giunta ha risposto alla nota dell'assessorato regionale al territorio e ambiente in data 1 febbraio, quattro giorni dopo la comunicazione dell'assessorato, dicendo che a Micenci è sì previsto un ricovero per natanti, ma non uno stabilimento balneare, come capziosamente affermato dall'assessorato.
L'ex sindaco Falla ha ricordato come la sua amministrazione sia stata favorevole agli chalet, ma lo Stato non è in grado di garantire il diritto dei cittadini di dormire la notte quando gli chalet diventano discoteche. Per questo si è detto contrario a uno chalet in quel sito.
L'architetto Maria Luisa Cannata ha detto che il compito di creare i servizi per i bagnanti è del Comune e non del privato.
Marco Causarano, del Pd, ha rimarcato come in direzione del futuribile chalet vi siano sfoghi di acque bianche, sorgenti naturali, a fronte di un progetto che prevede un sistema di scarichi con subsmaltimento fognario. Quindi ha letto la mozione del Pd, che propone sostanzialmente il percorso amministrativo descritto dall'ing. Spanò.
Il consigliere Giorgio Vindigni ha ricordato che è stata la seconda consiliatura Falla a individuare a Micenci un ricovero per natanti.
L'ing. Spanò ha concluso spiegando che se il Piano Spiagge del 2008 dovesse risultare conforme con le linee guida emanate dalla Regione nel 2011, si procederà alla pubblicazione del Piano, che consentirà le osservazioni dei cittadini, in caso contrario, il Comune dovrà adottare un nuovo piano spiagge.
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