In relazioni ai costi del preventivo 2012 della filiera dei rifiuti a Scicli, che secondo alcune ricostruzioni giornalistiche, ammonterebbero a oltre 5 milioni 300 mila euro, l'amministrazione comunale di Scicli smentisce e precisa.
In primo luogo, carte alla mano, con determina n. 154 del 17 maggio 2012, il commissario straordinario Margherita Rizza ha quantificato la somma complessiva per la gestione e servizio smaltimento Rsu, da prevedere nel redigendo bilancio 2012, in euro 4 milioni 124 mila.
In tale cifra peraltro sono ricompresi sia i costi del personale comunale adibito al servizio, sia le competenze dell'Ato Ragusa Ambiente, che ammontano a oltre 80 mila euro.
Queste quindi le previsioni di spesa per il 2012, fatte peraltro dal commissario e che l'amministrazione Susino ha inoltre intenzione di ridurre, tanto è vero che l'integrazione estiva del camion compattatore è stata fatta con risorse di mezzi e umane comunali.
In secondo luogo, a leggere i dati, nel loro divenire storico, non può sottacersi, per un verso, che nel 2005 la spesa è stata di oltre 4 milioni di euro, e cioè analoga a quella del 2011 e 2012, e ciò nonostante una macroscopica differenza dei punti di partenza. Infatti, nel 2005 il Comune di Scicli aveva una propria discarica e pertanto i costi di conferimento erano estremamente ridotti, negli ultimi anni invece, come è noto, il Comune ha conferito e continua a conferire i propri rifiuti fuori provincia con un notevole aggravio di costi per tale singola voce, e comunque, riesce, grazie ad una gestione oculata, a mantenersi nei limiti complessivi della spesa storica.
Per altro verso, sempre a voler confrontare i dati, deve sottolinearsi che tra il 2010 e il 2011 (anno in cui è stata sperimentata la raccolta differenziata spinta) vi è stata una diminuzione del costo complessivo della filiera dei rifiuti di oltre 160 mila euro: la differenziata quindi ha avuto un buon risultato sia in termini di cultura ambientale sia anche in termini economici, sebbene sia noto che i benefici massimi si ottengono a distanza di qualche anno dall'introduzione della stessa.
Tali dati sono corroborati dal fatto che dal 2009 a oggi non vi è stato alcun ulteriore aumento della Tarsu, che è bene ricordare a chi facilmente dimentica, è pari a 1 euro e sessanta al metro quadro. A Scicli si paga una delle tariffe più basse in Sicilia. Solo per fare qualche confronto, nella vicina Modica, governata dal Pd, la tariffa per un servizio analogo al nostro, è di 3,62 al metro quadro: per meglio comprendere, una casa di 100 metri quadri a Scicli paga 160 euro, a Modica ben 362 euro!
A Ragusa, che pure ha una propria discarica attiva, il costo è pari a una volta e mezza quello di Scicli.
Pur in un momento di estrema difficoltà di cassa e in una situazione emergenziale del sistema rifiuti in Sicilia (che invero dura da un paio d'anni per le note vicende relative agli Ato Ambiente) l'amministrazione comunale sta cercando in tutti i modi di contenere le spese, puntando alla differenziata spinta nelle borgate tramite una gara d'appalto, che, volenti o nolenti, deve essere approvata, secondo la normativa vigente, dall'Ato Ambiente Ragusa e dalla Regione.
In una lotta impari, con tali soggetti, sarebbe auspicabile solidarietà da parte dei cittadini e di chi contribuisce alla formazione della pubblica opinione.
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