Il sindaco Venticinque sulla crisi

 "La nota dell'UdC di ieri mi appare più come un 'ricatto' politico che un invito al dialogo ed alla collaborazione".
E' l'incipit dell'intervento odierno del sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque, sulla crisi.
"Ho già spiegato e in ogni modo che il mio non è un 'veto' ad una persona degna come la signora Carrabba ma ad una sorta di 'imposizione' che ha il sapore di una vera e propria provocazione. Chiarisco un concetto una volta per tutte: se la proposta politica ed amministrativa di Franca Carrabba assessore, fosse giunta all'inizio della legislatura, non ci sarebbe stato problema alcuno. Anzi!!! Significava condividere da subito un percorso, arricchire di un'intelligenza importante il nostro lavoro in giunta e muoverci insieme con la partecipazione attiva della società civile al nostro progetto politico. Ma adesso tutto questo non sta in piedi, stride con il lavoro fatto e con quello da fare e 'cozza' soprattutto, con il progetto politico che insieme all'UdC ed alle liste sua diretta emanazione, abbiamo stilato e stiamo portando avanti. A questo proposito, stranisce e delude la scelta del nostro partito alleato di ritirare gli assessori dalle riunioni di giunta ed i consiglieri dalle civiche assisi. Un atteggiamento che non penalizza il sindaco, l'attività della giunta o il consiglio, quanto la città, Scicli che subisce ostacoli al raggiungimento dei risultati che possiamo dare. Voglio chiarezza dai nostri alleati; sul piano politico, programmatico ed amministrativo. Questo atteggiamento di chiusura e/o di pressione non fa il bene di alcuno. Lunedì prossimo ho chiesto un confronto ristretto con i vertici dei partiti che compongono il governo della città di Scicli; un invito rivolto ai deputati e coordinatori provinciali del mio partito, il PdL, onorevoli Nino Minardo ed Innocenzo Leontini, al coordinatore provinciale del PID Giovanni Cosentini ed al deputato regionale dell'UdC Orazio Ragusa".