Approvati storni e variazioni. Arrabito indipendente

 Approvati gli storni e variazioni, Maurizio Arrabito si è dichiarato indipendente.
Sono i due fatti salienti del consiglio comunale di ieri sera a Scicli.
Gli storni sono passati col voto favorevole della maggioranza e il voto contrario dei consiglieri Verdirame, Claudio Caruso, Epiro, Aquilino.
Claudio Caruso (Pd) ha contestato come la delibera proponente facesse riferimento a un parere dei revisori contabili consegnato due giorni dopo (la delibera è del 24 novembre, il parere è del 26), e ha chiesto alla segretaria di mettere a verbale.
All'inizio di seduta Maurizio Arrabito ha annunciato di lasciare l'Udc e di dichiararsi indipendente, aderendo al gruppo misto, di cui fa parte Andrea Caruso. Arrabito ha chiesto anche agli altri consiglieri la cui appartenenza è dubbia tra Udc e Pid di fare dichiarazione di chiarimento circa la propria appartenenza politica: "Spero che il mio gesto sia da sprone per gli altri".
Bartolo Venticinque ha chiesto una verifica politica alla luce del fatto che Salvatore Calabrese (Scicli e Tu) ha votato con l'opposizione, anziché con la maggioranza.
Bocciato, in sede di storni, l'emendamento di Claudio Caruso teso a spostare alcune risorse dall'intrattenimento in direzione di commercio, artigianato, agricoltura.
L'opposizione consiliare ha fatto leva sui rilievi critici dei revisori contabili per criticare la proposta di storni dell'amministrazione. Salvatore Carbone (Idea di Centro) ha spiegato che, pur muovendo dei rilievi, i revisori hanno dato parere favorevole alla manovra.
Vincenzo Bramanti (capogruppo Udc) ha letto un articolato intervento in cui ha proposto di aumentare il monte ore del personale ex precario, individuando i settori strategici da potenziare all'interno della macchina amministrativa, e approfittando delle risorse che si liberano grazie ai pensionamenti.
Grazie agli storni sarà possibile programmare gli eventi natalizi e pagare anticipi su parcelle per 30 mila euro ai legali del Comune, a fronte di una spesa complessiva di circa 70 mila euro che l'ente dovrà onorare.