Fine 1700, inizio 1800.
Il relitto di nave scoperto dieci giorni fa in contrada Spinasanta, tra Donnalucata e Cava d'Aliga, nel mare di Scicli, risale a quell'epoca.
La stima è dei tecnici della Sovrintendenza del Mare di Palermo, che hanno effettuato una immersione per valutare il valore archeologico della scoperta.
L'ing. Gaetano Lino, della Sovrintendenza del Mare, ha effettuato i rilievi subacquei che hanno restituito la seguente fotografia: la nave è lunga venti metri e larga sei; ha delle ordite possenti, a due a due; consta di due alberi a forma ottagonale; a poppa c'è un argano, una sorta di gru per il carico delle merci. A poppa si intravede un carico di laterizi.
Il relitto, si tratta indubitabilmente di una nave commerciale, è databile a cavallo tra il 1700 e il 1800.
L'assessore regionale ai beni culturali Gaetano Armao si è complimentato con il Sovrintendente del Mare Sebastiano Tusa. La scoperta è foriera di nuove informazioni circa i traffici e le rotte delle navi mercantili in quel periodo storico.
L'immersione dell'ing. Lino ha registrato la collaborazione degli uomini della capitaneria di Porto di Pozzallo e dell'ufficio protezione civile del Comune di Scicli.
Circa l'ipotesi di un recupero del relitto massima cautela da parte delle autorità competenti. Il legno è sofferto, e una riemersione del relitto potrebbe comportare il disfacimento dello stesso. Sarà la Sovrintendenza del mare a effettuare ulteriori rilievi, a seguito dei quali valuterà se il tenore della scoperta suggerisca un recupero del relitto, nel qual caso sarà necessario reperire finanziamenti adeguati in sede regionale.
La dottoressa Emanuela Palmisano, dirigente del servizio storico della Soprintendenza del Mare, utilizzerà i dati raccolti sinora e in procinto di essere ulteriormente recuperati per l'individuazione della provenienza della nave.
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