"Avremmo voluto dire molte cose nel corso della puntata della trasmissione Mi Manda Rai Tre di venerdì scorso, ma il taglio dato dal conduttore non ci ha permesso di rendicontare quanto di buono è stato fatto dal nostro territorio, dal Comune di Scicli, dalle associazioni culturali e di volontariato dopo la morte del piccolo Giuseppe Brafa".
Esordisce così il sindaco di Scicli Giovanni Venticinque, in una nota diramata oggi alla stampa in cui dice tutto ciò che avrebbe voluto dire in trasmissione e che non gli è stato consentito di affermare.
"Scicli, ad oggi, ha microchippato 3012 cani, di questi 47 erano stati sottoposti a microchip prima della tragedia.
Sono state sterilizzate 160 cagne, di cui 14 prima dei tragici fatti di Sampieri.
Si è stipulata una convenzione con le Guardie Zoofile, che hanno proceduto al controllo dei microchip, al monitoraggio dei cani tenuti nelle masserie, alla verifica di casi di maltrattamento.
Abbiamo istituito la Consulta per il Randagismo.
Con decreto assessoriale dell'Assessorato Regionale alla Famiglia e agli Enti Locali è stato presentato un progetto esecutivo per il finanziamento e la rifunzionalizzazione di un'unità immobiliare confiscata alla criminalità organizzata in territorio di Scicli per destinarla a Primo Presidio sanitario e ambulatorio per cani randagi.
Grazie alla collaborazione dei volontari e alle associazioni presenti sul teritorio e del Movimento culturale Vitaliano Brancati, è stato organizzato e si è tenuto un Convegno sul Randagismo di respiro nazionale: invitati il sottosegretario Martini e l'assessore regionale alla Sanità Russo, entrambi sono risultati assenti.
Il Gruppo di Scicli e il Brancati hanno editato una litografia, i cui proventi sono serviti a finanziare le sterilizzazioni. Ad oggi tale iniziativa ha fruttato 30 milaeuro.
La Polizia Municipale di Scicli due volte al giorno si reca a Sampieri col compito di verificare se in quella borgata ci sono nuovi fenomeni di randagismo, e l'esito dei controlli quotidiani è negativo.
Tengo a precisare, che, a parte il contributo dei privati, tutte le iniziative in elenco sono state portate a termine con fondi a carico del bilancio comunale. Non un centesimo di euro è venuto dagli enti che hanno competenze sanitarie e territoriali a livello provinciale e regionale.
Esisteva un Progetto Pilota, sbandierato dalla Regione e dal Ministero della Salute, per un importo iniziale di 960 mila euro, poi diventati 500 mila euro, che individuava come comuni capofila per azioni di lotta al randagismo Ragusa, Vittoria e Modica. E' stato annunciato, ma non è mai stato realmente finanziato.
Oggi, presso i due canili convenzionati col Comune di Scicli, spesiamo il mantenimento di una ottantina di cani, cinquanta dei quali provenienti da Casa Giglio. La spesa che il Comune sostiene è di 124 mila euro l'anno.
Grazie ai volontari della Lav e dell'associazione Vivagaia sono stati affidati in adozione nel Nord Italia e a Grenoble, in Francia, circa 250 cani.
Nonostante i proclami della Martini, ad ogginessun disegno di legge sul randagismo è stato proposto dal Governo.
Una nota infine: ricordiamo a coloro i quali hanno denigrato questo territorio che Scicli è la città dell'Unesco, del Commissario Montalbano, e di Piero Guccione. Ed è una città, unica, che contro il randagismo ha speso risorse, tempo e sacrificio".
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