"Mentre a Roma, in questi giorni č in corso di approvazione da parte del parlamento nazionale la cancellazione degli Ambiti Territoriali Ottimali (Ato) quali gestori del sistema dei rifiuti; mentre alla Regione Siciliana la riforma sugli Ato č di lā dall'essere approvata e il governo si divincola tra centinaia di emendamenti, tra questi anche emendamenti che prevedono che i comuni possono scegliere se aderire o meno ai nuovi Ato gestendo altrimenti in totale autonomia e a livello locale il servizio;
mentre la Confindustria ha denunciato "il sistema clientelare e mafioso che sta alla base degli Ato; mentre lo stesso Ato Ragusa č oggetto di attenzione da parte della Guardia di Finanza;
nel mezzo di questa confusione, l'Ato Ambiente Ragusa non trova di meglio che inviare una nota di invito ai sindaci dei comuni Scicli, Ispica, Pozzallo e Modica, per il 12 marzo scorso con ad oggetto "riapertura della discarica di Scicli".
La relazione introduttiva del presidente dell'Ato Ragusa Ambiente S.P.A. ha indicato le premesse di questa convocazione, ma ha taciuto su quanto era e sarebbe stato compito prioritario e necessario per la Societā Ato Ragusa Ambiente da tanti anni a questa parte.
Si č ripetuto uno scenario giā altre volte proposto e rimacinato, quasi che quello della discarica di San Biagio fosse la soluzione di tutti i problemi che la gestione dei rifiuti in provincia di Ragusa vive da anni e che, nell'ampio periodo trascorso di gestione da parte dell'Ato Ambiente Ragusa S.P.A., č rimasto costante ed anzi si č aggravato con la mancanza di una reale ed effettiva gestione del servizio di cui e' titolare la S.P.A.
Dalle stesse ammissioni dell'ufficio tecnico dell'Ato Ragusa Ambiente S.P.A. una eventuale gestione della discarica di San Biagio -ove possibile sulla base di somme proprie- avrebbe durata minima, inferiore rispetto ai tempi di messa in sicurezza e di realizzazione delle opere necessarie.
Gli enti locali presenti (comuni di Modica, Ispica e Pozzallo) hanno rilevato di non potere far fronte neanche al pagamento di quanto a suo tempo maturato per gli oneri sostenuti dal comune di Scicli e dalla collettivitā in relazione al conferimento dei rifiuti.
Le dichiarazioni rese dagli uffici dell'Ato Ambiente hanno indicato che giā la progettazione esecutiva esigerebbe somme di cui la societā non ha la minima disponibilitā.
Il comune di Scicli, peraltro, ha fatto rilevare al presidente dell'Ato Ambiente che lo stesso comune -in ragione dei danni derivanti per la collettivitā in termini di salute per gli abitanti e di salvaguardia dell'ambiente- aveva provveduto con ordinanza sindacale ad assumersi la realizzazione delle opere di messa in sicurezza.
L'Ato ha fatto ricorso al Tar che, sulla base di due camion che il giorno prima dell'udienza si erano recati suoi luoghi della discarica per raccogliere i rifiuti, ha mantenuto il potere e la competenza dell'Ato Ambiente Ragusa ad eseguire la messa in sicurezza della discarica.
L'Ato Ambiente S.P.A. ieri ha dichiarato di non avere neanche i soldi per far fronte a tale suo obbligo, che pure ha chiesto venisse dichiarato dal giudice amministrativo.
Quali siano stati i presupposti della convocazione della riunione non č stato facile e nemmeno possibile accertare, considerato che tutti i comuni presenti (Modica, Scicli, Ispica, Pozzallo) di seguito alla discussione ed alla presa di conoscenza di quanto in essa comunicato hanno dichiarato che la possibilitā di utilizzare San Biagio č inesistente e che l'Ato Ambiente Ragusa S.P.A. si deve far carico di adoperarsi e trovare per tutta la provincia di Ragusa, che ricade nel suo ambito territoriale di gestione, soluzioni idonee e attuabili.
Il comune di Scicli andrā quindi avanti nell'azione di risarcimento dei danni sin qui prodotti da una mancanza reale di gestione e di conferimento dei rifiuti da parte dell'Ato Ambiente S.P.A. e, quindi, degli altri soggetti che hanno utilizzato la discarica di Scicli senza alcun corrispettivo o con minimi importi.
Qualcosa certamente potrā emergere per la soluzione dei tanti problemi che sono scaturiti da una infame scelta politica di costituzione vincolata degli Ato e di affidamento della gestione dei rifiuti e delle discariche a S.P.A. che pensavano di essere alimentate dai soldi dei cittadini e di quelli di Scicli, sottoposti alla ricezione dei rifiuti ed alla inerme attivitā di salvaguardia protrattasi negli anni da parte dell'Ato Ambiente Ragusa S.P.A.
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