Un desiderio esaudito.
Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto, 1937) è stato a Scicli ieri per la prima volta in vita sua per conoscerne la realtà culturale così ricca di stimoli e di spunti.
Isgrò quest'anno celebra i 60 anni delle sue Cancellature, che lo hanno reso famoso nel mondo.
Artista rinascimentale, capace di spaziare dalla letteratura alla poesia, dalla scultura alle installazioni, padre dell'arte concettuale, Isgrò è uno degli artisti italiani più famosi nel mondo.
Milanese d'adozione, ma siciliano per cultura e formazione, Isgrò ha esposto al Palazzo Reale di Milano e a casa Manzoni. Le sue opere sono alla Bocconi di Milano e al Pompidou di Parigi.
Amico di Quasimodo, Montale, Guttuso, nella sua carriera ha incrociato anche il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy.
Emilio Isgrò ha voluto visitare il centro storico di Scicli, ha ammirato in anteprima il nascituro Museo d'arte contemporanea del Carmine, ed è stato accolto dal sindaco Mario Marino in Municipio, dove ha ricevuto in regalo dal primo cittadino alcuni libri su Scicli e sul famoso gruppo di pittori che sul finire degli anni Settanta si radunò attorno alla figura di Piero Guccione.
Isgrò è rimasto abbagliato dalla sedimentazione culturale che si respira a Scicli e ha chiesto di tornare per nuovi traguardi della sua riflessione poetica e artistica.
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