Piano paesaggistico, la posizione dell'amministrazione di Scicli

 Dubbi e perplessità sul Piano Paesaggistico che dovrebbe vincolare il territorio della provincia di Ragusa, proposto dalla Regione e ulteriormente corroborato da vincoli restrittivi nella proposta della Sovrintendenza di Ragusa.
Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro nel capoluogo ibleo, fra gli amministratori locali, alla presenza della Sovrintendenza Vera Greco, e fra gli altri, del vicesindaco e assessore all'urbanistica del Comune di Scicli Teo Gentile.
L'iter procedurale prevede che dopo la concertazione e le proposte dei singoli comuni, il Piano sarà inviato a Palermo, quindi seguirà una pubblicazione di tre mesi per le osservazioni dei cittadini. Una volta emanato il decreto assessoriale regionale i comuni avranno diciotto mesi di tempo per adeguare i loro strumenti urbanistici al Piano Paesaggistico nella sua versione definitiva.
La Sovrintendente ha spiegato come i nuovi vincoli proposti siano "di giuntume" rispetto a vincoli esistenti.
Esistono tre livelli di classificazione: aree rosse, soggette cioè a massima tutela e a inedificabilità assoluta; aree verdi, di minor tutela; aree gialle, di tutela più flebile.
Nella previsione di Piano Paesaggistico proposta dalla Regione è previsto un lotto minimo, per l'edificabilità, di 2 ettari. La sovrintendenza ha rincarato la dose,proponendo che il lotto minimo sia di tre ettari.
Il vicesindaco Teo Gentile ha posto il dubbio se il vincolo di due ettari riguardi solo le zone vincolate e non anche le zone bianche.
"Dalla lettura del Piano -afferma il vicesindaco di Scicli- pare che il vincolo riguardi il territorio nella sua interezza. Il Comune di Scicli ha espresso parere sfavorevole alla estensione del limite minimo di edificabilità da due a tre ettari in modo generalizzato a tutto il territorio. Propone invece di predisporre una graduazione che vada nel senso di mantenere un alto livello di protezione delle zone già vincolate (dove esistono vincoli di 15 mila metri o cinque ettari) e di degradare i vincoli in ragione della diversa qualità di singole aree.
In particolare chiediamo di riconsiderare il limite dei 2, o addirittura 3 ettari, nella fascia trasformata, dove necessita un vincolo minore".
Circa il fotovoltaico, la Sovrintendenza, in ragione della peculiarità della nostra provincia (i muri a secco, i carrubeti), proporrà una norma peculiare in aggiunta alla disciplina del Pears.
Circa il Parco degli Iblei, è stato chiarito che esso non rientrerà nel Piano Paesaggistico, dato che il Parco è ancora in fieri.