Il costo di conferimento dei rifiuti in discarica, da quando San Biagio è chiusa, è passato da due milioni e mezzo di euro l'anno per il Comune di Scicli a tre milioni e mezzo di euro.
La chiusura della struttura comprensoriale per il conferimento dei rifiuti sita in Scicli ha risolto un grave tema ambientale, ma ciò ha un suo ineludibile risvolto sulle casse del Comune.
Scicli, dal maggio 2008, conferisce i propri rifiuti a Ragusa, anziché a San Biagio, e questo ha fatto lievitare i costi della gestione del servizio.
"La legge ci impone di coprire i costi del servizio di igiene ambientale al 100 per cento -dichiara l'assessore al bilancio Angelo Giallongo-.
Discende da queste considerazioni la necessità dell'adeguamento della Tarsu, la tariffa dello smaltimento rifiuti, a copertura dei costi del servizio di igiene ambientale.
Nonostante tale adeguamento, le tariffe applicate dal Comune di Scicli sono tra le più basse della provincia di Ragusa e addirittura dimezzate rispetto ai comuni viciniori.
Non è stata ritoccata la tariffa relativa ai nuclei familiari costituiti da un solo soggetto, ciò al fine di salvaguardare gli anziani e le fasce più deboli della popolazione.
E' obiettivo politico della giunta Venticinque, in sede di stesura del regolamento dei tributi, prevedere misure di agevolazione ed eventualmente esenzione per alcune tipologie di aziende che producono ad esempio rifiuti speciali, che vengono conferiti direttamente ai Consorzi specifici e che non incidono sul costo del servizio comunale.
L'implementazione del servizio di raccolta differenziata consentirà al Comune di Scicli di risparmiare sui conferimenti e di conseguenza di ottenere delle future economie, che andranno a beneficio degli utenti".
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