"Condivisione". E' il termine che il nuovo manager dell'Asp di Ragusa, Ettore Gilotta, ha usato di più nel faccia a faccia che ha visto impegnati il sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque, il presidente del consiglio comunale Antonino Rivillito, lo stesso manager, il direttore amministrativo Maria Sigona, e quello sanitario Pasquale Granata.
Il primo cittadino si è fatto portavoce della richiesta dei dializzati che fruiscono del servizio dialisi dell'ospedale Busacca di Scicli di assegnare al reparto un medico che assista le loro cure. Quindi Giovanni Venticinque ha annunciato la volontà di trasferire la Guardia Medica di corso Mazzini in via Tagliamento, nei locali della ex caserma dei carabinieri.
Serve un locale più funzionale per il servizio del 118, attualmente allocato in locali comunali angusti, attigui alla farmacia di Jungi. Venticinque ha chiesto al manager di dare seguito alla ricerca di un immobile più ampio e funzionale.
Quindi il confronto si è sposato sul tema spinoso e complesso del futuro dell'ospedale Busacca, che nel 2008 ha compiuto cento anni di vita.
Il manager Gilotta ha fatto riferimento alla storia dell'ospedale, sottolineando l'importanza di interpretare la vocazione della struttura a padiglioni, nata come sanatorio e adattatasi, nel corso di un secolo, a funzione di cronicario.
L'Asp ufficializzerà una propria proposta di ottimizzazione dei servizi entro la fine di novembre.
Nelle corde dell'Azienda c'è la volontà di creare un Centro di Riabilitazione Polifunzionale, che offra servizi non solo a chi ha subito traumi ortopedici, ma anche agli stomizzati, i malati cardiaci, a chi ha bisogno di riabilitazione polmonare, pelvica, e simili.
Una ipotetica variante ai lavori di messa in sicurezza in corso d'opera (si tratta, appunto, di ipotesi) potrebbe prevedere la creazione di corridoi in galleria che mettano in comunicazione fra loro i padiglioni, la creazione di una piscina al servizio della riabilitazione, e di una foresteria, per ospitare i parenti dei ricoverati.
Salta il Pronto Soccorso, sostituito da un PTE, mentre l'ambulanza del 118 che parte da Scicli alla volta del Maggiore di Modica dovrebbe essere medicalizzata, ovvero con medico a bordo.
Nel padiglione dell'attuale Medicina, andrebbero dei posti indistinti di area medica e chirurgica, salvo la possibilità di prenotare mensilmente la visita di specialisti di fama, che verrebbero al Busacca per visitare i pazienti affetti da malattie di una certa importanza.
Il Busacca diventerebbe un Pta, un Presidio Territoriale di Assistenza.
L'assunto da cui muove l'Asp è che senza Rianimazione non c'è Ospedale, e a Scicli la Rianimazione non c'è.
Senza contare che la responsabilità sanitaria, e penale, secondo la nuova gestione dell'Azienda, non inizia dentro le mura dell'Ospedale, ma già fuori. Detto a chiare lettere: non può esserci Ospedale dietro un passaggio a livello, con l'ambulanza che può restare bloccata al calar delle barriere.
Da questa consapevolezza l'Asp di Ragusa chiede alla comunità di Scicli di ripensare al futuro dell'Ospedale. Il Manager si è detto disponibile ad accogliere le indicazioni che vengono dal territorio, ma non crede possibile mantenere lo status quo, in assenza di una complessità di presidi e servizi che rendano l'Ospedale in grado di far fronte all'infinità ipotesi di peggioramento del quadro clinico dei pazienti.
Il presidente del consiglio comunale Antonino Rivillito ha chiesto al Manager di rendersi disponibile per un confronto con i capigruppo e il massimo consesso cittadino.
Il dibattito è aperto.
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