"Ho letto con grande attenzione, come penso molti sciclitani, la "Relazione conclusiva dell'Inchiesta sullo scioglimento del Comune di Scicli", approvata dalla Commissione Regionale Antimafia in data 08 settembre 2020. Nei prossimi giorni si valuteranno, insieme all'Avv. Salvatore Poidomani, legale di fiducia dell'Amministrazione comunale, le eventuali conseguenti azioni da assumere.
Al di là di alcune affermazioni sull'accordo conciliativo, avanti alla Commissione tributaria di Ragusa, per il pagamento di ICI IMU TASI annualità 2009-2015 da parte di Eni ed Edison per la piattaforma "Vega", a dir poco discutibili e dal vago sapore di tentativo di ulteriore depistaggio, fatte da un ex ufficiale della Guardia di Finanza - guarda caso ex commissario d'accesso per lo scioglimento - e rispetto alle quali si valuterà se procedere in tutte le sedi a tutela dei Tecnici del Comune e del Legale esterno all'Ente che hanno avuto la responsabilità del procedimento sia in sede amministrativo che giudiziario, si condivide per intero il lavoro prodotto dalla Commissione. E così peraltro non potrebbe non essere, sia per le posizioni personali e politiche assunte in passato, sia per quanto riferito in sede di audizione in Commissione. Laddove il Sindaco ha, da un lato, prodotto tutti gli atti assunti sin dal giorno successivo al suo insediamento, ad inizio dicembre 2016, a tutela della città e del suo territorio, che sono puntualmente riportati nella cronologia allegata alla Relazione, dall'altro ha espresso una serie di considerazioni di carattere politico - amministrativo che ci pare siano state assunte per intero dalla Commissione, in particolare con il riferimento conclusivo al tema dello smaltimento dei rifiuti e agli interessi che attorno ad esso ruotano in Sicilia, con possibili ricadute anche nel nostro territorio. Sono certo che sotto il profilo amministrativo la "Relazione", insieme a tutti gli atti prodotti sotto questa sindacatura, a partire dall'approvazione della Variante E1 sulla zona di Truncafila, pongano fine ad ogni ipotesi, disegno, tentativo, di continuare a far essere, come è stato in passato, il nostro territorio come una sorta di pattumiera attorno a cui possano ruotare interessi più o meno legittimi.
Sul piano politico invece si apre un momento di ulteriore riflessione e confronto all'interno della comunità. Un momento che deve avere però due caratteristiche: da un lato deve essere conclusivo rispetto ad una pagina assolutamente triste e desolata della storia della partecipazione democratica e, pur partendo dal passato, deve guardare al presente e al futuro; dall'altro deve essere agito e vissuto in maniera serena, puntuale nella definizione delle posizioni ma scevro da pregiudizi o strumentalizzazioni di sorta. Solo così la città si metterà definitivamente alle spalle la ferita subita e continuerà nel suo percorso di crescita civile e sociale che l'hanno contraddistinta nell'ultimo decennio.
In questo percorso il Sindaco continuerà a fare la propria parte, con sobrietà, serietà e coerenza come ha fatto finora e come risulta con tutta evidenza anche dalla "Relazione" della Commissione. E la farà non solo in maniera "intellettuale", come sempre peraltro; lo farà nel campo che è proprio di un Sindaco, ovvero quello politico".
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