Sono otto i Distretti del Cibo, individuati dall'Assessorato all'Agricoltura mediante evidenza pubblica, che saranno inseriti nel Registro nazionale dei Distretti del Cibo, istituito presso il Ministero delle Politiche Agricole. Un modello di sviluppo innovativo per consentire la crescita e il rilancio di filiere e territori.Unico imperativo: fare squadra nei territori con l'obiettivo di utilizzare i fondi nazionali e comunitari per la valorizzazione e promozione del territorio, tutelare l'ambiente, incentivare la nascita di nuove realtà, migliorare le produzioni agricole di qualità e la ricettività dei luoghi. Tra gli otto, c'è il Distretto del Cibo del Sud Est Sicilia - Etna Val di Noto, promosso e coordinato dalla Camera di Commercio del Sud Est Sicilia.I Distretti del Cibo, istituiti con legge nazionale n. 205 del 27 dicembre 2017 in sostituzione dei "Distretti Agroalimentari di Qualità" hanno molteplici finalità tra cui promuovere lo sviluppo territoriale, valorizzare la produzione agroalimentare di qualità, salvaguardare il paesaggio rurale, favorire l'aggregazione delle filiere produttive, garantire la sicurezza alimentare, favorire la coesione e l'inclusione sociale. "Grazie a tale adesione il Comune di Scicli potrà fare sistema per valorizzare non soltanto le produzioni agricole legate al territorio, ma l'intero indotto che ruota intorno ad esso: ricettività turistica, percorsi enogastronomici, storia, arte e cultura. Promuovendo, in ultima analisi, il made in Sicily", spiega l'assessore Viviana Pitrolo. Attivate le filiere avicola, lattiero casearia, della carne, della frutta secca, orticola, cerealicola, dell'olio, del vino, della produzione biologica, con oltre 400 imprese coinvolte.
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