Nell'ambito delle iniziative culturali e di promozione della riqualificazione urbana della città di Scicli, come peraltro individuate dalla Giunta Municipale in data 09/04/2019 con delibera n°62, il Comune di Scicli presenta il Workshop internazionale di Architettura e Urban Design edizione 2019, dal titolo: CHIAFURA 2019.
Il Workshop è incentrato sul tema della riqualificazione urbana dello storico quartiere, nell'ottica di un intervento di conservazione, salvaguardia, valorizzazione e fruizione delle grotte e degli immobili ricompresi all'interno del perimetro di intervento. Il workshop ha come obiettivo l'elaborazione di una strategia d'azione che tenga conto contestualmente degli aspetti urbani e delle modalità di finanziamento.
I due aspetti devono confluire in un progetto che sia fattibile per tempistica e normativa, basato su un'ipotesi per di partenariato pubblico‐privato senza impegno di spesa da parte dell'Amministrazione comunale (off balance), sufficientemente remunerativo per i privati che verranno coinvolti e che, lontano da logiche speculative, apporti un surplus al quartiere attivando il mercato del lavoro, rendendo l'area attrattiva e riducendo i conflitti urbani. Questo tipo di operazione in genere ha una ricaduta positiva sugli equilibri sociali e un aumento del valore immobiliare della zona e un incremento delle attività commerciali e culturali.
Il progetto urbano è la sintesi di questi obiettivi e attraverso le sue previsioni e i suoi contenuti individua una politica d'azione equilibrata e sostenibile, che senza dare apertura a speculazioni private, coinvolge i promotori all'interno di un processo pensato in funzione della città e del bene pubblico.
I temi che il progetto urbano dovrà affrontare sono:
‐ l'inserimento del "progetto Chiafura" nel quadro territoriale ragusano, con particolare riferimento all'utilizzo del litorale comunale e alla fruizione ottimale del mare, al percorso del barocco, ai siti archeologici, culturali e di Montalbano, all'accessibilità e all'interconnessione coi mezzi di trasporto;
‐ l'individuazione e la costituzione di un sistema di iniziative, attività, beni immateriali e realizzazioni, senza consumo di suolo, da porre in rete e strettamente connesse al tema della riqualificazione del quartiere;
‐ la verifica della sostenibilità tecnico, economico-finanziaria della proposta progettuale;
‐ l'utilità e la fattibilità della costituzione di una piattaforma crowfunding per attività connesse al tema progettuale principale;
-la rifunzionalizzazione dell'ex Chiesa S.Matteo e delle grotte.
Gli strumenti e le strategie finanziarie verranno individuate durante lo svolgimento del workshop secondo le potenzialità e criticità delle singole proposte.
Tuttavia, nel limite imposto dalla breve durata del Workshop, si potranno individuare strumenti quali la concessione, il partenariato pubblico-privato, il project financing o l'avvio di processi collaborativi/partecipativi con associazioni, enti, gestori e aziende che già sono presenti sul territorio.
Ogni gruppo è coordinato da un tutor, professionista di livello internazionale con esperienza in operazioni simili, coadiuvato da un ingegnere competente in Partenariato pubblico-privato e strumenti attuativi.
Chiafura è un insediamento rupestre, una vasta area di interesse archeologico, storico ed etnoantropologico situata nelle immediate adiacenze del centro urbano di Scicli occupante il fronte meridionale del colle di San Matteo, già sede della città vecchia.
Le origini di Chiafura sono decisamente remote e si pensa risalgano al periodo neolitico. L'insediamento, che nel finire del periodo antico e dell'era bizantina (tra il V-VII secolo d.C.) era adibito a scopi funerari, ebbe consistente sviluppo nel periodo altomedievale, coincidente con la conquista araba dell'Isola. In seguito alla caduta dell'impero romano, la popolazione isolana cominciò a lasciare gli insediamenti costieri a causa della loro vulnerabilità insediarsi in modo stabile nell'entroterra, proprio nelle grotte, creando anche delle strutture difensive di una certa importanza. Una di queste fortezze di piccole dimensioni è individuabile in quella dei "Tre Cantoni", che fu impiantata nell'attuale località di Scicli, chiamata S. Matteo, per controllare il punto di confluenza delle tre cave del torrente di Modica, di S. Maria La Nova, di S. Bartolomeo.
Dopo la conquista araba (Scicli cadde nell'864/865) gli invasori rilevarono e riutilizzarono le strutture difensive ma la rilevanza militare di San Matteo continuò fino a quando, nel 1091, la città passò sotto il dominio dei Normanni e la fortezza divenne sede di un insediamento chiamato Sciclum o Scicla. Si pensa che lo sviluppo del centro abitato in questo periodo favorì il fenomeno del trogloditismo che, sebbene già diffuso in Sicilia nell'VIII e IX secolo con la conquista araba e l'arrivo di popolazioni dal Nordafrica, aumentò ulteriormente dopo la conquista normanna, verosimilmente in seguito all'arrivo di immigrati provenienti da aree trogloditiche dell'Italia meridionale (Puglia, Materano) che trovavano nell'Isola un habitat simile a quello d'origine.
E' lecito supporre che proprio con l'arrivo di queste popolazioni nordeuropee il sito di Chiafura cominciò ad essere abitato in modo sistematico, anche se le prime testimonianze di una situazione abitativa rupestre si hanno nel XIV secolo, quando il sito si configurò come un quartiere con una fisionomia del tutto simile a quella di altre zone geografiche del paese. Sfruttando la grande abilità nel cavare la pietra, si creò il primo nucleo di case in grotta sotto la roccaforte della città. La morfologia dell'insediamento si adattò alle difficili condizioni orografiche determinando una interessante soluzione a terrazzamenti, "lenze" e recinti di pietra, armoniosa fusione di "architettura per sottrazione (grotta) e quella per addizione (edificio)". Il paesaggio contraddistinto dai segni "fisici" delle lenze ( sentieri con scalinate fiancheggiati da muri a secco) e dei recinti di pietra, si fonde con le essenze spontanee tipiche della flora mediterranea (fichi d'india, alberi di fico, agavi e capperi).
Dall'inizio del XV secolo l'abitato comincia ad estendersi a valle e vengono costruite le seconde mura della città a presidio dell'entrata alla città bassa mentre le prime mura cingevano l'area in cui sorgeva il castello, la chiesa di San Matteo e il quartiere di Chiafura che riveste comunque un'importanza cruciale fino ai primi secoli dell'età moderna (1500-1600).
Con lo sviluppo urbano e la ricostruzione settecentesca e della prima metà dell'Ottocento l'abitato rupestre di Chiafura comincia a perdere importanza all'interno della struttura urbana tanto che alla fine del '700 la contrada di Chiafura è nota per le grotte "....un tempo abitate".
Dalla fine dell'800 alla metà del secolo scorso, con il graduale insediamento della popolazione a valle, il sito viene progressivamente abbandonato.
Nel periodo bellico le grotte furono utilizzate come rifugi antiaerei e continuarono a essere occupate nel dopoguerra dalla popolazione indigente che negli anni cinquanta fu definitivamente sfollata a seguito della legge Romita del 1954 sull'edilizia impropria che decretò il definitivo abbandono del quartiere e il successivo trasferimento nel nuovo villaggio Aldisio (oggi quartiere di Jungi).
Oriol Capdevila _ MBM arquitectes, Barcellona
Urbanista e architetto, socio dello studio MBM Arquitectes, autore del porto Olimpico e del Villaggio Olimpico di Barcellona nel 1992 e di numerosi progetti di waterfronts in Italia tra cui Mola di Bari, Falconara, Catania, Messina. Il progetto di Riqualificazione Urbana dell'area Stazione di Parma, attualmente in cantiere, ha ricevuto il "Premio Urbanistica" all'Urbanpromo del 2009. Lo studio ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti a livello internazionale ed esposto i suoi lavori nelle più importanti città europee. Ha appena concluso i lavori del Museo del Design di Barcellona.
Joao Gomes da Silva _ Global Arquitectura Paisagista, Lisbona
Architetto paesaggista è co‐fondatore e direttore di Global, Arquitectura Paisagista, studio con sede a Lisbona. Professore all'Università di Évora (1987‐1994), ha insegnato anche all'ENSP di Versailles, la TU di Berlino, l'ETSAB di Barcellona, il Politecnico di Milano, l'Università La Sapienza di Roma, UPENN, BFUL di Ljubljana, Mendrisio. Suoi lavori hanno fatto parte della sezione portoghese della Biennale di Venezia 2012. E' autore di numerosi waterfront: Praia Formosa a Madeira, riverfront Giardini Garcia de Horta en Lisbona, "porto de Pesca" en Povoa do Varzim, Salinas en Madeira.
Margareta Berg _ imprenditrice, Matera
Imprenditrice, guest relation manager nel campo della ricettività di lusso con promozione del territorio della Basilicata e fondatrice del Location Studio Berg. Ha ideato il concept dell'albergo diffuso - "Le grotte della civita"- nei Sassi di Matera, già patrimonio dell'UNESCO.
Nel 2014, coniugando l' innata passione per il design e la moda ad una idea imprenditoriale, crea il proprio brand "Margareta Berg" , che la porta ad essere presente nei più importanti concept store del mondo ed a prestare una prestigiosa collaborazione con marchio capritouch Capri e Dubai.
Ha collaborato con la Link Campus University di Roma in qualità di docente al master in Luxury and Fashion.
Vittorio Mastrorilli _ ingegnere, Palermo
Ingegnere esperto nell'ambito del partenariato pubblico-privato e, segnatamente, in Project Financing, già consulente per la materia di taluni Sindaci di Comuni siciliani, quali Palermo e Bagheria, nonché di Assessore regionale ai lavori pubblici. Ha portato a closing diversi progetti, sia per conto di Pubbliche Amministrazioni che di Privati, operando sia nell'ambito della Regione Siciliana che all'estero: Ungheria, Benin, Congo (Brazzaville), Gabon. E' stato inoltre relatore in materia di "project financing" in diversi convegni di iniziativa comunale, universitaria ed ANCE Sicilia. E' titolare, unitamente all'Arch. Patrizia Mastrorilli, dell'omonimo studio tecnico e dello Studio Tecnico Mastrorilli Associati, con archivio di circa duemila pratiche inerenti a progetti di urbanistica, restauro, lavori pubblici e privati.
Chiara Nifosì _ architetto, Milano
Architetto Phd, si interessa e si occupa del progetto architettonico, territoriale e del paesaggio attraverso un approccio multiscalare e multidisciplinare.
Dal 2002 svolge attività didattica e di ricerca con continuità presso il Politecnico di Milano. Dal 2008 è dottore di ricerca e docente a contratto presso lo stesso ateneo nel campo della progettazione urbanistica e dell'analisi della città del territorio. Ha coordinato vari progetti anche in ambito professionale spaziando dalla redazione di piani regolatori, piani territoriali strategici, piani di sviluppo e studi di fattibilità di infrastrutture complesse, alla progettazione di ambiti urbani, quartieri di residenza sociale, luoghi dell'abitare e dello spazio pubblico.
Ha collaborato con diversi studi di architettura ricoprendo nel tempo diversi ruoli. Tra le esperienza più significative si segnalano Giancarlo De Carlo (atìrchitect, 2004 - 2005): Studio di Architettura Macchi Cassia (2007 - 2009); One Worrks S.p.A. (sr. architect, project leader, 2010 - 2017); dal 2017 in associazione o come consulente di Ubistudio sviluppa progetti di spazio pubblico.
Calogero Vinci _ ingegnere, Palermo
ricercatore in Architettura Tecnica presso il Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Palermo. Docente di "Architettura Tecnica" e "Tecniche costruttive dell'architettura storica" nei corsi di Laurea in Ingegneria edile-Architettura ed Ingegneria Civile ed Edile, svolge la propria attività di ricerca prevalentemente sui rapporti tra materiali e tecniche costruttive tradizionali e sul recupero compatibile del patrimonio edilizio storico.
Tiziana Campisi _ ingegnere, Palermo
Svolge attività di ricerca prevalentemente sul tema dell'analisi dei caratteri materico-costruttivi dell'edilizia storica, con riferimento alle tecnologie messe a punto sia nell'ambito della "regola dell'arte" che presentano particolare ricorrenza, sia elaborate da apporti originali riferibili a casi specifici siciliani, nazionali e sovranazionali.
Afferisce al Dipartimento di Architettura (d'ARCH) dell'Università di Palermo (Scuola politecnica), dove ha insegnato "Storia delle tecniche costruttive" ed insegna "Architettura tecnica" e "Laboratorio di recupero dell'architettura storica" per il corso di laurea quinquennale a ciclo unico in Ingegneria edile-architettura (LM4).
Componente dal XXII ciclo) del Collegio dei docenti del Corso di dottorato di dottorato in Ingegneria Edile "Tradizione ed Innovazione"., poi in Architettura "Recupero e fruizione dei contesti antichi e processi innovativi in architettura", ora "architettura, Arti e Pianificazione, di cui è referente per l'indirizzo PATT.
Responsabile di gruppi di ricerca e di coordinamento scientifico di libri e ricerche applicate; partecipazione a giornate di studio e relazione a convegni nazionali ed internazionali.
Dall'anno 2006 aderisce al Centro Interdipartimentale di Ricerca sui Centri Storici (C.I.R.C.E.S.) e all'associazione Ar.Tec, Associazione Scientifica per la Promozione dei Rapporti tra Architettura e Tecniche dell'Edilizia.
Dal 2010 inserita nel gruppo di esperti a sostegno degli studi e delle ricerche per l'Associazione REHAMIBED, in particolare componente dell' EIDEM. Équipe internationale d'experts méditerranéens. Dall'aprile 2011 membro del Comitato Scientifico italiano ICOMOS per la conservazione delle strutture di legno. Dal marzo 2015 membro della Costruction History Society (CHS).
L'attività di ricerca condotta si è concretizzata in circa 120 pubblicazioni, presentate in forma di articoli e poster in Atti di convegni, periodici, riviste specializzate a diffusione nazionale, ovvero in monografie e saggi.
La valutazione delle proposte progettuali sviluppate durante il workshop sarà effettuata da un comitato di esperti costituito da:
prof. Vincenzo Giannone, Sindaco del Comune di Scicli
prof. Giuseppe Trombino, Prof. ord. di Urbanistica Unipa
prof. Pietro Militello, Prof. ord. di Civiltà Egee Unict;
prof. Paolo Nifosì, Storico dell'arte;
arch. Vittorio Battaglia, Pres. Fondazione Architetti RG;
arch. Ignazio Lutri, Presidente Inarch Sicilia
dott. Gabriele Nanni, Coor. Commerciale Banca Iccrea;
dott. Nico Torrisi, Presidente di Federalberghi Sicilia;
Venerdì 3 maggio
Ore 9.30 saluti istituzionali
prof. Vincenzo Giannone, Sindaco del Comune di Scicli
arch. Viviana Pitrolo, Ass. LL.PP. del Comune di Scicli;
Ore 09.45 presentazioni obiettivi e temi del workshop e presentazione tutors
ing. Andrea Pisani, Resp.le LL.PP. del Comune di Scicli;
Ore 10.00 il caso studio
prof. Paolo Nifosì, Chiafura e San Matteo nella storia;
prof. Pietro Militello, il sito archeologico;
prof. Giovanni Distefano, Chiafura ed i monumenti rupestri di Scicli nelle testimonianze di viaggiatori e storici;
dott. Liana Galesi, Coop. Agire, gestione dei siti culturali e dati sul turismo;
dott. Ezio Occhipinti, l'albergo diffuso a Scicli;
Ore 11.00 visita alle aree di progetto.
Ore 15.00 introduzione dei tutors ed avvio workshop;
Sabato 4 maggio
Ore 9.30 - 18.30 workshop
Domenica 5 maggio
Ore 9.30 - 13.00 workshop
Ore 15.00 verifica sostenibilità tecnica, economico-finanziaria delle proposte progettuali.
Ore 16.00 - presentazione proposte ai tutors
Ore 17.00 chiusura workshop
Ore 18.00 conferenza "Chiafura 2019"
Domenica 5 maggio
Ore 18.00 saluti istituzionali
prof. Vincenzo Giannone, Sindaco del Comune di Scicli
arch. Viviana Pitrolo, Ass. LL.PP. del Comune di Scicli;
ing. Vincenzo Dimartino, Pres. Ordine Ingegneri Ragusa;
arch. Salvatore Scollo, Pres. Ordine Architetti Ragusa;
Ore 18.20 interventi proposte progettuali da parte dei tutors
Ore 19.15 il comitato tecnico scientifico
prof. Giuseppe Trombino, Prof. ord. di Urbanistica Unipa
prof. Pietro Militello, Prof. ord. di Civiltà Egee Unict;
prof. Paolo Nifosì, Storico dell'arte;
arch. Vittorio Battaglia, Pres. Fondazione Architetti RG;
arch. Ignazio Lutri, Presidente Inarch Sicilia
dott. Gabriele Nanni, Coor. Commerciale Banca Iccrea;
dott. Nico Torrisi, Presidente di Federalberghi Sicilia;
Il workshop è destinato ad architetti, urbanisti, pianificatori, paesaggisti e ingegneri dei paesi membri dell'Unione Europea e a laureandi nell'anno accademico 2018‐2019 in architettura, urbanistica, pianificazione, ingegneria (laurea magistrale).
Sono invitati a partecipare anche i laureati e laureandi delle Accademie di Belle Arti e delle Scuole di Specializzazione e dei Master delle discipline di architettura del paesaggio.
Il numero massimo dei partecipanti ammessi è 30.
Ogni gruppo è coordinato da un tutor.
Domanda di partecipazione
Gli aspiranti partecipanti dovranno inviare domanda di partecipazione disponibile all'interno dell'area dedicata del sito internet del Comune di Scicli, corredata dal curriculum vitae. La domanda di partecipazione ed il curriculum dovranno essere inviati all'indirizzo di posta elettronica workshopchiafura@comune.scicli.rg.it allegati in formato pdf ad un'unica email. Gli allegati non dovranno superare la dimensione totale di 3 MB. Il termine per l'invio delle domande di partecipazione è il 30 aprile 2019.
News e info sono disponibili sul sito www.comune.scicli.rg.it
Attestato, attribuzione crediti e pubblicazione
Ad ogni partecipante verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
La partecipazione al workshop dà diritto al riconoscimento di crediti formativi da parte degli ordini degli architetti e degli ingegneri (attualmente in fase di quantificazione).
Al termine dei lavori è previsto l'allestimento di un'esposizione dei progetti presso i locali predisposti dal Comune.
Sarà realizzata una pubblicazione sulla prima edizione del workshop e i sui progetti patrocinata e sponsorizzata dal Comune di Scicli, che avrà il valore di pubblicazione per i partecipanti al workshop.
Il vitto e l'alloggio sono a carico dei partecipanti. E' stata predisposta una convenzione con alcuni alberghi, B&B e ostelli al fine di agevolare il soggiorno dei partecipanti non residenti a Scicli.
L'elenco delle strutture convenzionate è disponibile sul sito:
https://sciclialbergodiffuso.it.
Info e contatti:
cell. +39 392-8207857
e-mail info@sciclialbergodiffuso.it