"Il lungo documento a firma della FP CGIL
teso ad evidenziare ritardi, omissioni, ingerenze tra gestione amministrativa e
direzione politica, segnano chiaramente l'atteggiamento, nervoso e ansioso, di
chi vorrebbe tutto e subito non rendendosi conto delle condizioni reali e degli
stati di fatto che costruiscono la politica del possibile e del
sostenibile.
La cosa che stranizza e che lo faccia un solo
sindacato, la CGIL il cui carico di storia, di lotte e di passione viene
contraddetto e tradito dal linguaggio e dal metodo di questa nota che sembra il
frutto di un astio, di un livore e di un risentimento per il quale non abbiamo
mai dato occasioni e spunti e non è certamente mosso dalla logica delle
cose e soprattutto lontano dalla verità dei fatti e dei comportamenti.
Cominciamo con il dire, venendo al merito delle
questioni, che il comune di Scicli è un ente che si trova in condizioni di
Piano di riequilibrio con lo status di "strutturalmente deficitario",
condizione dalla quale vogliamo uscire nel minor tempo possibile e adesso
stiamo ponendo le migliori condizioni per farlo, non solo per migliorare la
qualità della vita della comunità amministrata ma anche e soprattutto per quei
dipendenti pubblici che erogano a quella stessa comunità beni e servizi.
Scritto questo sull'integrazione oraria, sulla
quale abbiamo ottenuto con i sindacati tutti, risultati condivisi e giudicati
apprezzabili per gli atti già compiuti, attendiamo per le delibere predisposte
l'autorizzazione della commissione ministeriale: Poi le indennità
relative all'anno 2016 sono state fatte. Per quelle
del 2017 pure eccezion fatta per la produttività che a breve saranno erogate
così come saranno a breve erogate sia le indennità di turno e di reperibilità
relative all'anno 2018.
La delibera relativa al regolamento delle
performance è stata adottata ed è operativa così come è stata fatta la delibera
sul regolamento degli incentivi tecnici. Stiamo seguendo con particolare
attenzione la valutazione dei dipendenti che è in fase di definizione.
Sul contratto integrativo, che è documento di
primaria importanza per disciplinare il rapporto con i dipendenti, abbiamo
sollecitato ad attivarne la redazione , ma come si sa nel contesto di una
delegazione trattante, trattandosi di contrattazione, tra la parte pubblica e
quella sindacale. Come detto abbiamo dato le nostre indicazioni.
L'argomento è puramente gestionale. Sui carichi di
lavoro va fatto un
discorso meno semplice e più articolato.
Esso si origina da una precaria situazione finanziaria
che affonda le sue radici nel tempo e non consente, oggettivamente e al di li
sopra delle opinioni, di garantire un legittimo e doveroso turn over al fine di
allargare la platea e quindi la destinazione e la ripartizione dei carichi di
lavoro con un personale nuovo che non si è, per i vincoli di finanza pubblica e
in presenza di un piano di riequilibrio, in condizione di poter assumere e
quindi mantenere. In questa direzione troviamo utile ricordare che molti
servizi, che sono erogati dall'ente, sono stati esternalizzati e questo rende
meno drammatico il
quadro
Sull'accusa di ingerenze degli amministratori sulla
gestione degli uffici. Ricordiamo prima a noi stessi che la parte politica non
avendo alcuna titolarità sulla gestione amministrativa ne mantiene sia la
direzione che il controllo. Ed è proprio il controllo quello che non deve
mettere in condizione l'ente di dover sopportare e subire ritardi
negli adempimenti degli atti, molti dei quali
presentano termini perentori assai gravosi per il Comune. Ciò significa che se
atti vanno fatti entro un termine ben preciso e questo termine non è stato
rispettato nel corso dell'anno solare, allora scatta una azione di
salvaguardia, per l'ente e non per l'amministratore, con una direttiva che
consiste nell' evadere 1200 procedimenti in 5 giorni.
Quelle sin qui narrate sono le motivazioni della
nostra azione e sarebbe più saggio da parte della FP CGIL aziendale fare una
disamina meno istintiva e più legata alla ragione delle cose, che in quanto
tali attendono solo di essere discusse nella consapevolezza, ed è qui che forse
si chiede troppo, che la controparte agisca seriamente per affrontare e
risolvere i problemi, liberandosi dai nervosismi e dalle ansietà.
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